Cooperative Sociali e Appalti Pubblici: nuovi adeguamenti contrattuali


 

Venezia, 14 febbraio 2020 – A quasi un anno dal riconoscimento dell’aumento economico per i lavoratori della cooperazione sociale, come definito dal rinnovo del contratto nazionale del settore, è urgente introdurre i consoni adeguamenti negli appalti pubblici del Veneto. Diversamente, ciò inciderà in misura grave sul costo del lavoro per le circa 800 cooperative sociali del Veneto (di cui C.D.L. Cooperative sociale fa parte), sentenziando il rischio di insostenibilità per alcune e la lesione dei diritti dei loro 40mila lavoratori.
È stata questa la grande questione posta all’ordine del giorno nel recente incontro richiesto da Cisl Fp e Fisascat, UIitucs e Uilfpl, Legacoop e Confcooperative del Veneto ─, organizzazioni che compongono il Comitato misto paritetico regionale ─, all’assessore alla Sanità, Servizi sociali e Programmazione sociosanitaria Manuela Lanzarin.

Di fronte a questo scenario illustrato dalle organizzazioni all’Assessore, la Lanzarin si è resa disponibile ad affrontare la questione: «Dando atto che già nelle recenti procedure di gara le Aziende attualizzano il costo del lavoro, mi sono comunque impegnata a promuovere gli incontri per valutare le misure affinché le Ulss recepiscano nei propri bandi di appalto criteri tesi a premiare la qualità dei servizi offerti, tenuto conto, ad ogni modo, come già oggi i bandi siano redatti secondo il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa, con l’assegnazione di 70 punti alla qualità tecnica dell’offerta e di 30 punti al prezzo».

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